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I trattamenti laser oggi sono entrati in maniera preponderante a fare parte dell’armamentario del medico estetico moderno e personalmente lo utilizzo nel trattamento delle patologie e degli inestetismi cutanei di varia natura ed origine: l’invecchiamento cutaneo in generale, le macchie scure (macchie senili, macchie solari, ecc.), le cicatrici, le smagliature, l’irsutismo (peluria eccessiva), i tatuaggi, le neoformazioni benigne quali, le cheratosi, i dermatofibromi, i nevi, le verruche, le microcisti, ecc.
Inoltre, il laser lo utilizzo per trattare anche tutta una serie di lesioni vascolari: angiomi, couperose, rosacea, capillari, micro-varici, ecc.
La tecnologia laser (procedura medica) si basa sulla capacità del raggio laser di interagire con il tessuto umano. La luce laser “colpisce” un determinato bersaglio nel tessuto cutaneo, es, la melanina (pigmento scuro delle macchie), ossiemoglobina (colore rosso dei capillari), acqua (per il trattamento delle rughe), ecc. Tali bersagli assorbono la luce laser e reagiscono ad essa in un determinato modo. Questa interazione laser-bersaglio può apportare alla rimozione totale del tessuto (laser ablativi), alla distruzione parziale dello stesso (laser semiablativi o frazionati) oppure ad un effetto limitato alla sola variazione/rimozione dell’inestetismo.
Prima di intraprendere un trattamento laser cerco di effettuare sempre dei test per poter selezionare i parametri ideali che mi permettono di essere efficace, ma anche per poter capire la risposta della pelle (certamente differente da persona a persona) I trattamenti laser/luce pulsata raramente possono richiedere l’uso dell’anestesia, anche se per alcuni trattamenti preferisco un anestetico topico a partire circa due ore prima della seduta. Le modalità dell’esecuzione del trattamento dipendono dalla patologia o dall’inestetismo in questione. Il laser può essere utilizzato in modo più o meno aggressivo (la correzione può essere ottenuta con un unico trattamento profondo o con ripetuti trattamenti superficiali). Scelgo la strategia in base alle indicazioni della patologia/inestetismo e comunque, cerco sempre di accordarla con la paziente in base alle sue esigenze (in generale più aggressivo è l trattamento, migliori sono i risultati, ma proporzionalmente più lunghi sono i tempi di guarigione).
Zone che tratto
Alcuni trattamenti richiedono l’applicazione di elevate quantità di energia e quindi, possono risultare fastidiosi o dolorosi, perciò ricorro all’uso degli anestetici topici, a volte, all’anestesia tronculare. Comunque, uso abbondantemente dei sistemi di raffreddamento che rendono il trattamento completamente tollerabile.
Il numero delle sedute lo decido in base all’inestetismo/patologia da trattare:
PREMESSA: tutte le patologie sopraindicate possono essere trattate in associazione ad altre metodiche quali, biostimolazione, rivitalizzanti, botulino, filler, peeling, sclerosanti, ecc.
Gli chiamerei effetti secondari piuttosto che effetti collaterali poiché se non si verificano vuol dire che non abbiamo combinato nulla o poco più. E comunque, si possono verificare:
– durante il trattamento: calore, bruciore, pizzicore, fastidio o/e dolore;
– immediatamente dopo: lieve eritema, calore, edema, a volte possono comparire vescicole e/o crosticine.
Normalmente tali effetti sono transitori, però richiedono tempi diversi, da alcuni minuti/ore (calore, bruciore, edema) a qualche giorno (rossore, crosticine). I sistemi di raffreddamento che utilizzo immediatamente dopo e le terapie che prescrivo da seguire a domicilio servono a ridurli/limitarli al massimo.
I risultati ottenibili con metodiche laser/luce pulsata variano da persona a persona in relazione al tipo di lesione, alle sue dimensioni/profondità rispetto alla superficie, al fototipo e alla presenza di abbronzatura. Per tale motivo cerco di spiegare tutto sin da subito e faccio presente che potrebbe essere necessario ripetere i trattamenti modificando la loro intensità.
La qualità del risultato dipende dalla scelta dei parametri utilizzati (si cerca di selezionare quelli “ideali” secondo le linee guida) e dalla capacità di guarigione degli strati cutanei.
Sono in genere più che buoni/ottimi quando effettuo il trattamento per correggere gli inestetismi superficiali, quali rughe sottili e pigmentazioni. La cute trattata apparirà di qualità migliore, più liscia, più fresca e più luminosa. Per i difetti più profondi il miglioramento è parziale, per questo motivi consiglio di ripetere la procedura a distanza di alcuni mesi.
Il resurfacing laser corregge i difetti cutanei dovuti all’invecchiamento (rughe, macchie, cheratosi, lassità) o alle pregresse patologie, quali esiti cicatriziali dell’acne. L’effetto finale è risultato anche del modellamento ed ispessimento del collagene cutaneo in seguito all’esposizione laser (effetto quest’ultimo apprezzabile con il passare dei mesi).
L’efficacia sui capillari e/o sulle macchie consiste nella loro totale scomparsa o attenuazione.
Ogni trattamento laser può rivelarsi spiacevole qualora non si dovessero osservare le cosiddette “regole di buona condotta”: selezione pazienti, stato di salute della pelle, corretta indicazione, scelta del laser e dei parametri idonei, applicazione perfetta dei mezzi, preparazione pre e condotta post-trattamento, ecc. La non osservanza di tali regole può portare alle seguenti complicazioni:
Sconsiglio vivamente l’utilizzo dei laser in caso di soggetti: