Trattamenti

Lo sapevate che …

Giornata europea dell’obesità

L’appello del mondo scientifico e politico italiano all’Europa: “Sia riconosciuta malattia cronica”

L’obesità è una malattia potenzialmente mortale, riduce l’aspettativa di vita di 10 anni, è causa di disagio sociale e spesso, tra bambini e adolescenti, favorisce episodi di bullismo.

L’obesità costa all’Europa quasi 200 milioni di euro al giorno. Si stima che, entro il 2030, l’obesità colpirà il 50% dei cittadini europei. In molti paesi, tra persone obese e in sovrappeso, si raggiungerà il 90% della popolazione.

Fonte: Quotidiano Sanità, 18 maggio 2016

Celiachia, la dieta senza glutine non fa dimagrire (e talvolta può fare male)

Uno studio appena pubblicato sul Journal of Pediatrics sfata i falsi miti sul cibo senza glutine, tanto amato dalle star e non solo. Una dieta «gluten free» per chi non è celiaco e senza controllo medico può addirittura far aumentare di peso.

fonte DS Nutrition, venerdì 20 maggio 2016

La Dieta CHETOGENICA a confronto con la “Mediterranea”

Uno studio osservazionale ha valutato l’effetto di una dieta a risparmio proteico e contenuto calorico molto basso (dieta chetogenica) seguita da una dieta povera di proteine e ipocalorica del tipo mediterraneo per il trattamento dell’obesità.
In questo studio 73 pazienti obesi si sono sottoposti a 3 settimane di dieta chetogenica a risparmio proteico e contenuto calorico molto basso seguita da 6 settimane di dieta ipocalorica, a basso indice glicemico, del tipo dieta mediterranea.
Entrambe le fasi hanno migliorato l’adiposità viscerale, gli enzimi epatici, i livelli di GH (ormone della crescita), la pressione sanguigna e il metabolismo glucidico e lipidico.
Tuttavia, la dieta mediterranea ipocalorica ha portato a un riaumento di lipidi nel sangue e dei parametri di tolleranza al glucosio.
Un programma dietetico che consiste in un regime chetogenica seguito da dieta mediterranea equilibrata sembra essere fattibile ed efficace nel ridurre il rischio cardiovascolare, in particolare in pazienti con sindrome metabolica.

Fonte:  Int J Food Sci Nutr. 2016 May 18:1-11.  https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27193396

Il Metodo Penta è il Regime Ideale per questo tipo di Alimentazione!!!

La dieta VLCD (Chetogenica) e colecistectomia

Può una dieta VLCD eseguita per due settimane nel periodo pre-operatorio alla colecistectomia laparoscopica, ridurre il tempo di guarigione? Uno studio ha cercato una risposta  analizzando anche gli esiti secondari percepiti quali la difficoltà operatoria e la durata della degenza ospedaliera.

La dieta VLCD è stata ben tollerata e ha generato una maggiore perdita di peso (3,48 kg contro 0,98 kg). Il tempo operatorio mediano è risultato significativamente ridotto di 6 min nel gruppo VLCD. Perciò, la dieta VLCD nelle 2 settimane precedenti l’intervento di colecistectomia laparoscopica nei pazienti obesi è sicura, ben tollerata e ha dimostrato di ridurre significativamente il peso pre-operatorio e il tempo dell’intervento.

fonte: DS Nutrition, 24 maggio 2016

Il Metodo Penta è il Regime Ideale per questo tipo di Alimentazione!!!

Diabete – Sovrappeso – METFORMINA – Dimagrimento

La metformina è attualmente il farmaco antidiabetico più utilizzato e quasi tutte le linee guida la raccomandano come trattamento di prima linea per i pazienti con diabete mellito di tipo 2. La metformina può anche essere usata per trattare altre malattie caratterizzate da insulino-resistenza, come la sindrome dell’ovaio policistico, e  ha effetti benefici sul metabolismo dei carboidrati, la perdita di peso, e la protezione vascolare. Però, è noto che i pazienti in terapia con metformina a lungo termine sono a rischio di anemia la cui causa si pensa sia dovuta ad una riduzione del livello di vitamina B12 correlato alla metformina. La vitamina B 12 è un nutriente essenziale per la salute, sia per il ruolo importante svolto nel funzionamento del cervello e del sistema nervoso, sia per la formazione dei globuli rossi. Quindi, occorre integrare ciclicamente la vitamina B12 ai dosaggi consigliati secondo le nuove RDA (razioni giornaliere raccomandate) per le vitamine recependo la direttiva 2008/100.

fonte: Univadis, a cura di: Paolo Spriano – MMG – Milano, 23 Mag 2016

Sovrappeso e Donne in Menopausa

Sembra che la paleo-dieta, dieta delle caverne, ossia il regime alimentare adottato dai nostri antenati prima dell’avvento dell’agricoltura, possa essere una preziosa alleata delle donne in menopausa, in particolare per quelle obese.

Questo regime alimentare, sostanzialmente a base di:

PROTEINE: carne magra, pesce, uova;

FIBRE: verdure, frutta, noci, frutti di bosc0;

GRASSI POLINSATURI: semi di colza, olio di oliva, avocado;

escludendo

Latticini, Cereali, Sale, Grassi, Zuccheri Raffinati,

può aiutare a perdere peso, in particolare a livello addominale, migliorare i valori dei livelli di acidi grassi nel sangue e riduce il rischio di diabete e malattie cardiovascolari.

Ciò emerge da uno studio della Ume University, in Svezia, presentato al 98° meeting annuale della Endocrine Society a Boston.

fonte: Nutri&Previeni 5 aprile 2016

Il Metodo Penta è il Regime Ideale per questo tipo di Alimentazione!!!

DIABETE

I numeri del diabete in Italia:

  • 5 milioni di morti ogni anno
  • Il diabete rappresenta 12% delle spese di salute a livello globale
  • Nel 2030 il diabete diventerà la settima causa di morte
  • Nel 2040 ad 1 adulto su 10 sarà diagnosticato il diabete

Incidenza del diabete nel mondo

  • Il 9% degli adulti nel mondo soffre di diabete
  • 1 neonato su 7 è affetto da diabete gestazionale
  • Negli adulti, un caso di diabete su due non è diagnosticato
  • Un corretto regime alimentare può prevenire o almeno ritardare l’insorgere del diabete di tipo II

fonte: Nutri&Previeni 5 aprile 2016

 

Sovrappeso e Giovani

I giovani in sovrappeso sembrano avere problemi con la memoria episodica, cioè quella che conserva, nel lungo termine, i ricordi delle azioni compiute nel corso della vita. Lo ha evidenziato uno studio del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Cambridge (Regno Unito) secondo cui l’eccesso del peso può influire su struttura e funzioni del CERVELLO

… i risultati sembrano suggerire che i cambiamenti strutturali e funzionali nel cervello nelle persone con un alto indice di massa corporea possono essere accompagnati da una ridotta capacità di formare e recuperare i ricordi della memoria episodica. Questo può portare a un aumento dei deficit cognitivi che accompagnano l’obesità nell’età adulta.

DIMAGRIRE, DIMAGRIRE, A TUTTI I COSTI DIMAGRIRE!!!

fonte: Nutri&Previeni 5 aprile 2016

Obesità infantile: Italia sempre tra i primi posti in Europa

Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute “con il 20,9% di bimbi in sovrappeso e il 9,8% obeso”, l’Italia resta ancora ai primi posti in Europa per l’obesità infantile.

Riconosciuta come l’epidemia del nuovo secolo, l’obesità può essere sconfitta solo con misure educative, preventive e correttive da intraprendere sin dai banchi delle scuole d’infanzia. Il passo fondamentale da compiere in primis, resta comunque l’educazione dei genitori. .

La Dieta CHETOGENICA migliora il respiro

Sono stati studiati gli effetti della dieta chetogenica (KD) sulla perdita di peso, sui parametri metabolici e respiratori in soggetti sani.

Trentadue soggetti sani sono stati randomizzati in due gruppi. Il gruppo KD ha seguito una dieta chetogenica per 20 giorni, poi è passato a una dieta a basso contenuto di carboidrati (LCD) non chetogenica per altri 20 giorni, e, infine alla dieta mediterranea (MD) per altri 2 mesi.
L’altro gruppo ha seguito una mediterranea MD per 20 giorni, quindi  una MD ipocalorica con 1400 kcal per i successivi 20 giorni, e ha completato lo studio tornando alla MD per 2 mesi.

Prima di ogni cambiamento di dieta sono stati misurati il peso corporeo, la massa grassa, la frequenza respiratoria, e i gas respiratori

Mentre entrambe le diete hanno notevolmente diminuito la massa di grasso corporeo, la dieta KD ha ridotto la massa grassa in modo più marcato rispetto la mediterranea.

La dieta KD può significativamente diminuire l’anidride carbonica nel corpo: questo significa migliorare gli scambi respiratori e può essere utile per i pazienti con aumento della pressione arteriosa parziale di anidride carbonica a causa di patologie quali l’insufficienza respiratoria.

Fonte: Lung. 2015 Sep 26: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26410589

Il Metodo Penta è il Regime Ideale per questo tipo di Alimentazione!!! 

Le diete ricche di proteine fanno bene ai diabetici?

…le diete ricche di proteine, sia provenienti da fonti animali che vegetali, migliorano il controllo della glicemia nei pazienti diabetici. Lo dimostra una ricerca realizzata dall’Istituto tedesco di Nutrizione Umana presso l’Università di Medicina Charitè di Berlino e presentata al meeting annuale dell’Associazione Europea per lo Studio del Diabete (EASD).

Lo studio ha confrontato gli effetti di due diete iperproteiche con lo stesso ammontare calorico sul funzionamento metabolico e del fegato; una a base di proteine animali e l’altra di proteine vegetali.

Dopo 6 settimane sono stati confrontati i risultati dei test ematochimici di entrambi i gruppi. E’ così emerso che i test degli enzimi epatici (got, gpt, ggt) sono migliorati dopo l’intervento dietetico in entrambi i gruppi e sia il grasso del fegato (depositi di grasso nel fegato – “steatosi epatica”) che l’emoglobina glicata (HbA1c – un parametro che viene utilizzato per controllare il compenso della glicemia per i 3-6 mesi precedenti il giorno in cui si effettua l’analisi del sangue) si sono ridotti in tutti i partecipanti.

fonte: Nutri&Previeni 24 settembre 2015

Il Metodo Penta è il Regime Ideale per questo tipo di Alimentazione!!!

Prevenzione obesità: le verdure NON sono tutte uguali

Un aumento del consumo di frutta e verdure non amidacee appare inversamente associato con le variazioni del peso nel lungo termine, secondo uno studio pubblicato su PLOS Medicine. Lo studio, condotto dai ricercatori della Harvard TH Chan School of Public Health e del Brigham&Women Hospital di Boston (Massachusetts), mostra differenze per il tipo di frutta o verdura consumate.

… il consumo di vegetali ricchi di amido, ad esempio i piselli e il mais, sono stati associati con un aumento di peso

mentre, sono diversi i vegetali non amidacei che contrastano l’aumento del peso:aglio, bietola, broccoli, cavolo, cetrioli, cicoria, cipolle, erba cipollina, lattuga, melanzana, porro, prezzemolo, sedano, rabarbaro, scalogno.

… dallo studio si evince che un maggior consumo di frutta e verdure/ortaggi può prevenire l’aumento del peso nel lungo termine e fornisce ulteriori orientamenti specifici per il cibo nella prevenzione dell’obesità, un fattore di rischio primario per il diabete di tipo 2, le malattie cardiovascolari, i tumori e molte altre condizioni legate alla salute

fonte: Nutri&Previeni 24 settembre 2015