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La biorigenerazione cutanea, come dice la parola stessa, non è altro che l’inserimento nel tessuto cutaneo di sostanze in grado di produrre una rigenerazione tissutale.
Esistono diverse modalità per effettuare questa terapia ossia, mediante l’inoculazione nel tessuto dermo-epidermico e/o nel sottocutaneo di fattori di crescita piastrinici derivanti dal plasma oppure tramite i fibroblasti autologhi e le staminali del grasso
I FATTORI DI CRESCITA PIASTRINICI, derivati dal sangue (plasma), responsabili dei processi riparativi, sono in grado di produrre una rigenerazione cutanea. La concentrazione dei fattori di crescita piastrinici nel plasma ricco di piastrine (PRP) è di circa 95% rispetto al solo 4-5% che si trova nei coaguli che si formano normalmente. Quindi, il PRP è in grado di stimolare una rigenerazione tissutale molto più rapida del normale.
Vi sono diversi fattori di crescita: EGF, FGFB, PDGF, VEGF, KGK, TGF-B, ecc., ed ognuno di essi ha una specificità per un determinato tessuto o gruppo di cellule considerati “bersagli”, sui quali innescano una serie di stimoli producendo conseguentemente effetti rigenerativi a carico delle cellule e dei tessuti stessi.
L’efficacia della terapia, dovuta prevalentemente al fattore di crescita vascolare (VEGF), al fattore di crescita basale dei fibroblasti (FGFB) e a quello dell’epidermide (EGF), consiste nel fatto che questi fattori agiscono stimolando la formazione di una nuova rete vascolare nei tessuti, agiscono sulle cellule mesenchimali ed epidermiche, sulla migrazione dei fibroblasti, favorendo la sintesi del collagene, dell’elastina e dell’acido ialuronico.
PDGFs, ossia i fattori di crescita di derivazione piastrinica, sembrano quelli più specifici ad agire a livello cutaneo, favorendo:
La produzione della matrice extra cellulare ossia la secrezione delle componenti che formano il nuovo derma, il collagene.
Viene prelevata una certa quantità di sangue dal paziente, si sottopone ad un processo di centrifugazione per alcuni minuti, che isola il plasma, ricco di piastrine e fattori di crescita.
Immediatamente dopo, lo “speciale” fluido ottenuto si inietta nel sottocute, con microiniezioni a distanza di 1-2 cm l’una dall’altra.
Le zone trattate riguardano tutto il viso, il collo, il décolleté, il dorso delle mani, e altre aree corporee (cuoio capelluto, ecc).
I fattori di crescita si possono utilizzare per il trattamento di una serie di patologie / inestetismi, anche a fini estetici:
Si tratta di infiltrazioni di tipo mesoterapico nell’area interessata dalla patologia/inestetismo. Il numero delle sedute può variare secondo le indicazioni. Nell’invecchiamento lieve si effettuano due sedute ravvicinate e poi sedute di mantenimento ogni sei mesi. Nell’invecchiamento più avanzato tre sedute mensili e poi sedute di mantenimento ogni 3-4 mesi. Per le smagliature le sedute sono più ravvicinate, mediamente 5-6 sedute ogni mese/due mesi. Nelle cicatrici post acneiche solitamente le sedute di PRP sono di accompagnamento al trattamento laser. Il trattamento del cuoio capelluto richiede due sedute mensili e poi sedute ogni 2-4 mesi per il primo anno e mediamente due sedute semestrali al secondo anno.
Le persone affette di piastrinopenia (poche piastrine circolanti nel sangue) e le persone di età superiore ai 60 anni non sono idonei al trattamento.